Se nel 2006 potevamo vantare di aver ospitato Nobuo Uematsu in Italia (Firenze e poi Lucca), questo 2022 è stata la volta un altro grande uomo che ha segnato la serie di Final Fantasy: ovvero Yoshitaka Amano.
Le occasioni che hanno visto il maestro nel nostro paese sono state due: il Lucca Comics & Games e la mostra PLAY a Venaria Reale (Torino). In entrambi gli eventi, Yoshitaka Amano ha avuto modo di mostrare il suo talento con delle sessioni di disegno in tempo reale e delle conferenze dove ha potuto raccontare di se e del suo lavoro.
Inoltre, l’anno prossimo, sempre con i curatori della mostra PLAY, Yoshitaka Amano avrà una mostra a lui dedicata sempre alla reggia di Venaria.
Amano sin dal primo Final Fantasy ha curato il character design di buona parte della prima metà dei Final Fantasy, tutti i loghi della serie e una quantità infinita di artwork e illustrazioni.
Ovviamente, Amano va ben oltre alla serie di Square Enix, visto che parliamo di un talento le cui illustrazioni vengono richieste dal mondo dell’animazione, fino a toccare quello della musica e dei fumetti occidentali. Di recente ha addirittura disegnato delle carte per la serie Magic.
Nel corso dell’evento Play, abbiamo avuto modo di fare una brevissima intervista a Yoshitaka Amano e qui di seguito trovate il nostro botta e risposta.
Per la prima domanda è necessario dare un po’ di contesto: mi sono presentato al maestro con un mazzo di carte di Final Fantasy (vedere l’immagine qui sotto) realizzate in occasione dell’ormai passato 25esimo anniversario (quest’anno Final Fantasy ne compie 35), dove metà delle figure erano artwork realizzati da Amano in persona. A quel punto ho chiesto:
FFOnline.it: Osservi le figure su queste carte con i suoi disegni, ne scelga una e se possibile mi motivi la sua scelta
Il maestro ha scelto la carta con il disegno di Terra a bordo del suo Magitek.
Yoshitaka Amano: Questo è un personaggio di Final Fantasy VI che ho disegnato. Ho scelto questo perchè a quel tempo nella serie non c’erano elementi così meccanici e futuristici. Molti capitoli fino ad allora erano caratterizzate da spade e magie. In più il Magitek mi è sempre piaciuto molto, mi fa sempre pensare al futuro. Non so se è così anche per i giocatori e i fan della serie.
Inoltre, Final Fantasy VI rappresenta l’ultimo capitolo uscito su console Nintendo (lo SNES) prima che passasse a Sony. Fu un grande periodo di passaggio, non solo per me.
FFO: So che è quasi un delitto chiederlo: ma di tutti i suoi lavori fatti per Final Fantasy, ne esiste uno a cui tiene particolarmente? E se si, per quale ragione?
YA: Il mondo di Final Fantasy è stato per molto tempo molto maschilista. E con maschilista, intendo che buona parte della storia riguardavano uomini (protagonisti) che combattevano. Però dal sesto capitolo arriva finalmente dei protagonisti femminili. Quindi è stato un altro periodo di passaggio (vedi risposta precedente), che ha segnato un momento molto importante per me come disegnatore della serie nel dover caratterizzare al meglio delle donne protagoniste.
FFO: Come funziona l’approccio alla stesura di un nuovo logo o artwork per Final Fantasy? Che tipo di indicazioni riceve da Square Enix?
YA: Quando arriva la commissione di un logo, mi arriva già una base di partenza da cui lavorare. Quello che aggiungo io al logo poi tendenzialmente è un personaggio o un tema del gioco, realizzati chiaramente con il mio stile.
FFO: Che tipo di persona è Yoshitaka Amano quando non disegna e non si dedica a lavoro?
YA: Non faccio niente. Aiuto con i lavori a casa o resto sdraiato sul divano. Sono un uomo incredibilmente pigro. Amo però cucinare la pasta e andare all’opera.
Colgo l’occasione per invitare tutti i lettori di FFonline che la mostra Play sarà disponibile fino al 15 gennaio 2023 e al suo interno è presente una sezione dedicata a Final Fantasy e ad alcune opere proprio di Yoshitaka Amano.
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