Oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare Marco Grammatica, campione italiano in carica di Final Fantasy Trading Card Game, già qualificato per i mondiali di Novembre ma che ha deciso di partecipare comunque all’Europeo di Londra, ottenendo anche lì un ottimo risultato e piazzandosi in top 8.
FFOnline: Ciao Marco, innanzitutto complimenti per la qualifica al mondiale, e per la top 8 all’Europeo!
Marco Grammatica: Ciao, grazie mille dell’invito!
FFO: Prima di andare nelle domande più specifiche, vorresti raccontarci un po’ come è stata la tua esperienza a Londra?
MG: Complessivamente è stata davvero una bella esperienza. Durante il viaggio ci sono state mille disavventure tra problemi in albergo e voli perennemente cancellati, ma abbiamo colto la parte divertente di queste situazioni grottesche e ci siamo divertiti molto.
Mentre nell’ambito prettamente legato all’evento è andato tutto a meraviglia, citando Borghese la location era da “Diesci”, con pasti a buffet inaspettati e molto graditi. Mi sono sentito trattato veramente con i guanti, diciamo che mamma Square sa come organizzare eventi e non farsi parlare dietro.
Personalmente ero già soddisfatto con il Playmat e il Versus Deck (Villains & Heroes, che abbiamo recensito qui, NdR) regalati ai partecipanti, ero andato lì per testare in vista del mondiale e non perdermi un evento importante come l’Europeo, dunque tutto quello che ne è venuto dopo è stato un plus.
FFO: Quest’anno il formato scelto per l’Europeo è stato piuttosto particolare, ovvero best of 3 con due mazzi da alternare obbligatoriamente nelle prime due partite, e in caso di pareggio vincolo ad utilizzare per la terza il mazzo col quale si ha perso nelle prime due. Quali mazzi hai portato, e per quale motivo hai scelto proprio quelli?
MG: Ho portato Acqua/Vento in una versione un po’ particolare con Cid (II), e Mono Ghiaccio Turbo Discard. Acqua/Vento è stato il mio primo amore, è il mio mazzo storico con cui mi sono portato a casa i primi tornei importanti. Ho avuto un imprinting immediato nella sua versione con Cid (II), che mi ha permesso di unire la mia passione per gli Evocatori, che ho sempre sponsorizzato nei mono colori in genere, e di ricongiungermi con le mie amate Yuna, Rikku e Paine.
L’ho testato e mi ha dato parecchie soddisfazioni. È un mazzo che ci mette un po ad ingranare, ma che grazie a Cid (II) che genera risorse ogni turno, nel tempo ti permette di fare un board control in sicurezza grazie ad Y’shtola, ed un hand control grazie a Zidane paurosi. Ha varie combo e sinergie, ed è molto flessibile a seconda della situazione. Insomma, lo amo. <3
Invece Turbo Discard l’ho portato perché sulla carta era il mazzo da battere. Aggressivo, per quanto in genere io non prediliga questa tipologia di mazzi, facile da giocare, toglie risorse all’avversario e lo costringe a giocare alle tue regole. In più adoro la meccanica discard.
Anche a livello psicologico l’ho reputato una buona scelta: sono sempre partito con Acqua/Vento nei match, in modo da giocarmi la prima partita normalmente e tenermi Turbo per dopo, così da riprendere fiato se uscivo da una prima partita stressante, non richiedendo chissà quale sforzo intellettivo per essere giocato, e allo stesso tempo per mettere ancor più pressione psicologica all’avversario nel caso in cui lui avesse perso il primo game. Giocare senza carte in mano manda in tilt la maggior parte delle persone!
Inoltre come per Acqua/Vento, anche con il Ghiaccio ho un legame affettivo, è il mazzo con cui ho vinto il Nazionale Italiano quest’anno, anche se quello era in una versione più control e meno, diciamo, brainless.
Quindi entrambi i mazzi mi hanno convinto sia competitivamente che emotivamente.
FFO: Purtroppo sappiamo che questo formato ha sollevato alcune polemiche. Sono secondo te polemiche fondate? E se sì, come si sarebbe potuta gestire diversamente la cosa?
MG: Secondo me tendiamo sempre a lamentarci un po’ troppo a priori. Sinceramente non ho avvertito chissà quale malcontento mentre ero lì, ma sarà anche che io ero, e sono, stranamente felice di questo formato. Portare un singolo mazzo per me avrebbe ridotto la scelta a giocare Turbo Discard, o giocare un mazzo che counterasse più possibile Turbo Discard. E in ogni caso non sarei stato soddisfatto, sarebbe stato a dir poco limitante, mentre poter giocare due mazzi ha permesso molta più libertà decisionale. Quindi penso che la scelta del formato sia stata azzeccatissima, forse anche più di quello del mondiale (dove i mazzi da usare saranno tre, NdR).
FFO: Cosa pensi dell’attuale meta? Secondo te vedrà dei cambiamenti importanti con Opus VII?
MG: A mio avviso il meta attuale non è così disastroso come molti lo descrivono. Sono il primo ad avere un certo “timore reverenziale” ed un rapporto di “odio/amore” con Turbo Discard, ma proprio per il suo tipo di gioco aggressivo può essere un’arma a doppio taglio. Immaginavo, avendo partecipato anche all’europeo dello scorso anno, che a questo molti non lo avrebbero giocato, optando per mazzi counter o scelte più particolari e ricercate. E infatti al day 2 ne sono arrivati davvero pochi. Alla fine il meta è abbastanza vario, come lo è quasi sempre stato. Questa è una delle cose che mi piace di più del TCG di Final Fantasy.
Secondo me con l’arrivo di opus VII ci saranno grandi cambiamenti. È davvero una bella espansione, molto corposa, e penso che darà una ventata d’aria fresca al gioco. Ci sono un sacco di carte nuove con effetti interessanti, meccaniche come ad esempio quella dei Mostri che una volta soddisfatti determinati requisiti diventano Avanguardie permanentemente troveranno sicuramente spazio nel meta, e l’elemento Fuoco che ultimamente era stato lasciato molto indietro rispetto agli altri, potrebbe tornare in auge.
FFO: Da persona che ha partecipato a moltissimi tornei, portandone a casa un’ottima percentuale, come vorresti veder evolvere il sistema torneistico nelle prossime stagioni competitive? C’è qualcosa che vorresti veder migliorato, o aggiunto?
MG: Se dovessi risponderti di getto, ti direi che mi piacerebbe vedere inserito una sorta di Side Deck. Venendo io da altri TCG, competitivamente parlando questa assenza mi è pesata non poco inizialmente. Mi rendo però conto che andrebbe in contrasto con la scelta, da me apprezzata, di far giocare più di un mazzo in tornei di alto livello. Per il resto l’unico appunto che mi sento di fare è che preferirei se nei prossimi eventi maggiori si continuasse a dividere la competizione in due giornate, come è stato fatto per il Grand Open e l’Europeo, in modo da evitare problemi con i tempi e di trasformare il torneo stesso in un vero e proprio tour de force come è stato per il Nazionale. Sette turni di svizzera e top16 best of 3 sono davvero troppi da fare tutti in un giorno: nelle ultime partite vedevo letteralmente le carte doppie.
Ringraziamo Marco Grammatica, e gli facciamo i nostri migliori auguri per il Mondiale che si svolgerà a Novembre, che si terrà sempre a Londra il 24 e 25 Novembre!
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