La classifica completa di tutti i Final Fantasy

Prima di entrare nel vivo, qualche parola sul metodo.
Quando si parla di classifiche, lo so, si finisce sempre per sollevare opinioni contrastanti. E va benissimo così: il confronto è parte del divertimento. Proprio per questo, mi sembrava giusto offrire una chiave di lettura chiara, spiegando i criteri e le regole che mi sono dato, così da fornire un contesto preciso a ogni scelta fatta.

Perché fare una classifica di tutti i Final Fantasy?
Nel 2023 pubblicai su Gamesource la mia top 99 dei JRPG, e fu un successo che non mi aspettai. Un articolo che ancora oggi macina visite, si posiziona in cima alle ricerche di Google ed è tra i contenuti più letti del sito.
Dopo quella classifica, in tanti mi chiesero se sarebbe mai arrivata una classifica simile dedicata ai Final Fantasy. All’inizio ho sempre risposto di no: troppi giochi diversi tra loro, specialmente se si considerano gli spin-off. Avrei potuto limitarmi ai capitoli principali, ma per me sarebbe stato troppo banale.
Poi però ci ho ripensato. Ho iniziato a vedere questa classifica per quello che doveva essere davvero: un gioco. E allora ho deciso di giocare e divertirmi.

Ci sono tutti tutti?

Vorrei direi di si, ma in realtà ne mancano due, ovvero Final Fantasy Crystal Chronicles: My Life as a King e Final Fantasy Crystal Chronicles: My Life as a Darklord, entrambi usciti in esclusiva dello store Wiiware, poi chiuso e quindi mai più recuperabili.

Sarà aggiornata con tutti i prossimi Final Fantasy?
Assolutamente si, da FFVII Remake parte 3 passando per Final Fantasy XVII ed eventuali prossimi spin off.

Sono soddisfatto della classifica?
Direi di sì. C’è sempre qualche posizione che non mi convince appieno, ma considerando che l’ho costruita più con il cuore che con il raziocinio, direi che va benissimo così.

Quali regole mi sono dato?
Poche regole, ma essenziali. Ho incluso soltanto i titoli pubblicati in Occidente che riportano il nome Final Fantasy nel titolo. Di conseguenza, sono esclusi spin-off come Chocobo Racing e i giochi mobile mai localizzati al di fuori del Giappone.
Ho escluso i remake (ad eccezione di FFVII Remake per ovvi motivi), remaster e i porting per specifiche console, poiché avrebbero solo appesantito inutilmente l’elenco con riproposizioni ridondanti.
Tutti i giochi inclusi devono essere stati portati a termine. Per quanto riguarda i giochi mobile, ho portato a termine almeno la trama della prima stagione (quando presente). Nel caso dei giochi online, ho concluso l’intera trama principale.

Cosa ha influenzato le mie scelte?
Un mix di fattori, tutti ugualmente importanti.
L’esperienza personale, prima di tutto: certe emozioni, vissute magari da adolescente, restano incise più di qualsiasi giudizio tecnico. Il gusto personale, ovviamente, che a volte mi porta a preferire titoli meno acclamati a quelli universalmente celebrati, e viceversa. Ma anche l’impatto storico: ci sono giochi che, al di là del mio gradimento, hanno segnato la serie, e questo non può essere ignorato.
Infine, ho cercato di valutare anche come ogni titolo è invecchiato, nel bene e nel male. Alcuni sono ancora splendidi da giocare oggi, altri fanno più fatica a tenere botta.

Non sei d’accordo con la mia classifica? Meglio così.
Se c’è una cosa che adoro, è parlare di videogiochi con altri appassionati. Questa classifica non ha nessuna pretesa, se non quella di raccontarvi il mio punto di vista, maturato dopo anni di passione e riflessione.
Se volete commentarla, discuterla o anche solo dirmi che ho sbagliato tutto, scrivetemi. Che sia sui social, via mail o di persona, sarò felicissimo di confrontarmi. E se vi va di condividerla o reagire nei vostri spazi (YouTube, TikTok, Instagram…), fatemelo sapere: mi farebbe piacere ascoltarvi e rispondervi.

COMINCIAMO!


#65
Final Fantasy XV: A New Empire (CHIUSO) – iOS/Android

Final Fantasy XV: A New Empire (CHIUSO) – iOS/Android

Non spenderò troppe parole su sta robaccia. Un classico gioco gestionale mobile cinese con la skin di Final Fantay XV. Incommentabile. Ah, se me lo state chiedendo: si, questo rompe la regola dei giochi mobile. Non sono durato 30 minuti. Questa roba è inaccettabile su così tanti fronti che davvero faccio fatica a capire a come si è arrivati a questo. I giochi brutti ok, ma questo no.
#64
Final Fantasy XV: War for Eos (CHIUSO) – iOS/Android

Final Fantasy XV: War for Eos (CHIUSO) – iOS/Android

Uguale a quello prima, ma almeno qua ci hanno messo i combattimenti. La sensazione di schifo però è la medesima. Qui forse sono durato un’ora. Si lo so, è già la seconda volta che rompo le regole, ma sono certo della vostra comprensione. Mi scuso. Prometto e garantisco che da ora in poi si ritorna sulla retta via autoimpostami.
#63
Final Fantasy: All the Bravest – iOS/Android

Final Fantasy: All the Bravest – iOS/Android

Non saprei neanche se definirlo gioco, visto che alla fine ci si limitava a “tappare” sullo schermo di livello in livello e basta. Carina tutta la parte enciclopedica che permetteva di dare uno sguardo anche a nemici storici della serie post FFVI in versione Pixel Art. In ogni caso, dimenticabile.
#62
Final Fantasy VII: The First Soldier (CHIUSO) – iOS/Android/PC

Final Fantasy VII: The First Soldier (CHIUSO) – iOS/Android/PC

Svariati anni fa, quando i battle royale erano diventati fenomeni di massa e avevano da poco raggiunto anche il mercato giapponese, proposi a Naoki Yoshida, durante una nostra intervista, l’idea di un battle royale ambientato all’interno di Final Fantasy XIV. Lui mi rispose che aveva già in mente un battle royale tutto suo, ma non legato all’universo di Final Fantasy. Quel progetto però non vide mai la luce, anche perché, oltre a FFXIV, Yoshida venne assorbito dalla produzione di Final Fantasy XVI. In compenso, qualcuno per certi versi raccolse quella mia idea e diede vita a The First Soldier, un battle royale ambientato nell’universo di Final Fantasy VII. Non era esattamente quello che avevo immaginato, e considerando che ha chiuso i battenti dopo meno di un anno, direi che la delusione fu piuttosto diffusa. Eppure, io un battle royale (genere che, specifico, non mi piace) a tema Final Fantasy continuo a vedercelo e alcune cose di The First Soldier non le avrei bocciate in toto. Il problema è che mancava una visione chiara del progetto e la sua natura mobile, sebbene fosse giocabile anche su PC, lo limitava pesantemente. La sua fine era inevitabile, ma spero almeno che sia servita da lezione.
#61
Final Fantasy Legend – Game Boy/Switch

Final Fantasy Legend – Game Boy/Switch

Per chi conosco le storia della trilogia dei Legend, sa che in realtà questi in Giappone non sono dei Final Fantasy, ma sono gli esorti della SaGa. Nello specifico i Legend in terra natale sono chiamati Makai Toushi SaGa. Non è una serie che particolarmente amo (salvo un paio di eccezioni) e il motivo per cui li ho giocati e finiti è solo perchè in occidente sono arrivati con l’etichetta di FF. Sarò pure sincero: talmente non amo questa trilogia, che per portarla a termine il più velocemente possibile ho usato un emulatore con dei cheat attivati. Non ne vado fiero, ma mi dava fastidio l’idea di non aver completato dei Final Fantasy. Il primo in particolare è quello che meno tollero, per via di un sistema troppo libero sia nella personalizzazione e progressione dei personaggi che nell’esplorazione. Oltre al fatto che narrativamente poi è sicuramente il più debole della trilogia.
#60
Final Fantasy Legend II – Game Boy/Switch

Final Fantasy Legend II – Game Boy/Switch

Fa sicuramente meglio del primo, con una narrazione più articolata, delle ambientazioni più varie, ma permane il problema dei personaggi senza personalità e di un sistema di progressione che a confronto quella di Final Fantasy II è un’opera d’arte. Pur essendo più raffinato e meno caotico del predecessore, resta comunque poco intuitivo e talvolta frustrante.
#59
Final Fantasy Legend III – Game Boy/Switch

Final Fantasy Legend III – Game Boy/Switch

Il capitolo che più si avvicina a un Final Fantasy classico, con finalmente personaggi che parlano, un’avventura più intrigante, un sistema di combattimento più in linea ai miei gusti e un sistema di progressione semplice, ma efficace: siano lodati i punti esperienza. Per quanto sia stato dei tre quello più scorrevole, rimane quel peso di un’esperienza che proprio non ho gradito e che non mi ha lasciato nulla. Non gliene faccio una colpa e non mi sento di sottolineare chissà quali criticità, probabilmente contestualizzando l’epoca e la console di riferimento erano anche dei jrpg di tutto rispetto.
#58
Chocobo Tales: Final Fantasy Fables – DS

Chocobo Tales: Final Fantasy Fables – DS

Lo ricordo con affetto perché, in periodo Covid, avevo iniziato a frequentare quella che sarebbe diventata mia moglie e, per non farla annoiare quando lei tornava a casa, le prestai il DS e questo gioco, perché era uno dei pochi titoli con la lingua in spagnolo (lei è dell’Ecuador). Alla fine è un’avventura composta da tanti minigiochi, dove la trama è un pretesto e il resto è tutto citazionismo nei confronti di tutti gli elementi più iconici di Final Fantasy. Si tratta di un gioco pensato, ovviamente, per un pubblico più giovane e spensierato, dove l’essenza di Final Fantasy, paradossalmente, è tanto centrale quanto inutile. Al posto di Chocobo poteva esserci qualsiasi altro protagonista puccioso e il gioco avrebbe funzionato lo stesso.
#57
Monster of the Deep: Final Fantasy XV – PS4 (VR)

Monster of the Deep: Final Fantasy XV – PS4 (VR)

Sono stato un early adopter del visore VR per PlayStation 4, eppure l’ho sfruttato pochissimo. Nonostante ne avessi riconosciuto le potenzialità, l’unico gioco con cui sono entrato in sintonia con questa tecnologia è stato Resident Evil 7. Monster of the Deep non è stato certamente quello che mi aspettavo e volevo da un’esperienza Final Fantasy in VR, specie basato sul quindicesimo capitolo. Tra le altre cose, se c’è un minigioco che ho proprio imparato a odiare nel corso della mia vita da videogiocatore è la pesca. A poco è servito aver introdotto anche la componente di combattimento, per giunta con una balestra, l’arma con meno appeal in assoluto per il sottoscritto. Per me è stata un’occasione sprecata, soprattutto considerato che nel concept originale del gioco doveva essere tutt’altro (vi ricordate la demo contro il Behemoth?).
#56
A King’s Tale: Final Fantasy XV – PS4/Xbox One/PC

A King’s Tale: Final Fantasy XV – PS4/Xbox One/PC

Di beat ‘em up a scorrimento laterale in 2D ne abbiamo avuti sicuramente di migliori, ma per essere un gioco in regalo come bonus preordine di FFXV tutto sommato non è neanche male. Però cerchiamo di essere sinceri: non è nient’altro più di questo. Non ha nemmeno degli elementi narrativi rilevanti che diano valore al gioco principale, addirittura si ha il dubbio se tutto quello che si vive nel gioco sia effettivamente accaduto o se fosse solo un racconto di Regis per far addormentare Noctis. Si vive tranquillamente senza.
#55
Final Fantasy Record Keeper – iOS/Android (CHIUSO)

Final Fantasy Record Keeper – iOS/Android (CHIUSO)

Ho dei cari amici che si sono letteralmente drogati di Record Keeper e, come loro, so di tantissime altre persone che si sono affezionate parecchio. Quindi vi chiedo perdono in anticipo, ma a me questo titolo non ha preso come avrei voluto e come mi sarei aspettato. Bella la pixel art dei capitoli dello SNES, bella la possibilità di rivivere alcune battaglie storiche della serie, ma mi è sempre mancata una vera motivazione per continuare a giocare, che non fosse ovviamente sbloccare contenuti e potenziare i personaggi. Qualcuno potrebbe ribattere dicendo che comunque una storia c’era, ma so benissimo che non ci credete nemmeno voi quando lo dite.
#54
Final Fantasy Mystic Quest – SNES

Final Fantasy Mystic Quest – SNES

Immaginate di essere Squaresoft e di pensare che il pubblico occidentale vada introdotto al genere dei JRPG perché troppo complesso. Lo stesso pubblico occidentale che, nell’era SNES, giocava a RPG del calibro di Ultima, The Elder Scrolls e Might & Magic. Ecco quindi Final Fantasy Mystic Quest, il primo gioco pensato per il pubblico americano al punto da chiamare “Final Fantasy USA Mystic Quest”, con tanto di guida inserita dentro la confezione del gioco. Sia mai che siate troppo stupidi per bloccarvi in un JRPG super lineare, dove utilizzi solo due personaggi, uno dei quali può combattere in automatico, dalla durata ridottissima e di una semplicità fuori dall’ordinario, al punto che poteva essere finito semplicemente spammando il comando attacca. Offensivo e irrispettoso su più livelli. Però aveva un’estetica caruccia, specie quella dei mostri e dei boss.
#53
Final Fantasy Fables: Chocobo’s Dungeon – Wii (Switch e PS4 con il nome Chocobo’s Mystery Dungeon Every Buddy!)

Final Fantasy Fables: Chocobo’s Dungeon – Wii (Switch e PS4 con il nome Chocobo’s Mystery Dungeon Every Buddy!)

Partiamo dal presupposto che non sono un grande amante dei dungeon crawler roguelike, men che meno quelli del filone “Mystery Dungeon”. So che soprattutto in Giappone hanno una loro nicchia piuttosto forte, ma a me proprio non piacciono. Non apprezzo per lo più la proceduralità dei dungeon e, più in generale, questa formula basata sul movimento che richiede di muoversi intelligentemente avanti e indietro per attaccare o difendersi dai nemici. Poi questo Final Fantasy Fables: Chocobo’s Dungeon ha in realtà qualche idea carina che adatta tutto il contesto alla formula di FF, tipo il job system, ma per il resto non è un prodotto che parla al sottoscritto.
#52
Final Fantasy VII: Ever Crisis – iOS/Android/PC

Final Fantasy VII: Ever Crisis – iOS/Android/PC

Ricordo ancora bene l’annuncio di Ever Crisis: “un’ulteriore possibilità di remake”. Un progetto che non solo avrebbe dovuto ripercorrere tutto l’originale Final Fantasy VII, ma anche l’intera compilation di spin-off, tra cui Crisis Core, Dirge of Cerberus, Before Crisis, Advent Children e The First Soldier. Fermo restando che, dopo due anni, siamo ancora fermi a FFVII OG, Crisis Core e The First Soldier, il primo grande problema è che il gioco non si è rivelato per quello che tutti ci saremmo aspettati. Sì, sapevamo che la sua natura da Free To Play con elementi gatcha sicuramente avrebbe impattato in qualche modo la struttura del gioco, ma di certo non vedere tutto il progetto di FFVII tagliato e compattato in una serie di missioncine alternate da qualche cutscene, per giunta non doppiate. Potrei stare ore qui a raccontarvi quanto ci sia di sbagliato in Ever Crisis, ma non voglio tediarvi troppo. Qualcosina di interessante esiste pure, ma paradossalmente bisognerà attendere la fine del progetto Remake con la terza e ultima parte, per capire come si incastreranno alcune cose.
#51
Dirge of Cerberus: Final Fantasy VII – PS2

Dirge of Cerberus: Final Fantasy VII – PS2

Uno shooter in terza persona con protagonista Vincent Valentine, ambientato dopo gli eventi di Advent Children, ma che attraverso dei flashback racconta il suo oscuro passato. Cosa può andare storto? Praticamente tutto. Le fasi shooting sono pessime, con controlli lenti e una mira fastidiosa. I livelli erano lineari e senza particolari guizzi che incentivassero l’esplorazione. La storia era incommentabile, sembrava una fan fiction scritta da un quattordicenne, così come la scrittura dei personaggi: vecchi e soprattutto nuovi. Graficamente però mi piaceva molto e anche la colonna sonora aveva il suo perché, soprattutto il tema principale “Redemption”.
#50
Dissidia Final Fantasy NT – PS4, PC

Dissidia Final Fantasy NT – PS4, PC

Ero partito con le migliori aspettative. D’altronde, chiunque come me abbia giocato e amato la serie Dissidia su PSP non faceva altro che sognare l’arrivo di un capitolo su home console. Purtroppo NT non si è rivelato ciò che tanto avevamo desiderato. Aver incentrato il gioco sul competitivo 3 vs 3, con una campagna single player assolutamente trascurabile ed eliminando completamente la componente RPG, non si è rivelata una scelta saggia. Lo dimostra il fatto che, dopo pochi mesi dal lancio, i server erano già vuoti e trovare avversari era difficile. A mio avviso avevano fatto un buon lavoro con i personaggi DLC per supportare il post-lancio, ma ormai era tardi. Lo dico con una certa amarezza perché, al netto di tutto, ho trovato diversi aspetti positivi in Dissidia Final Fantasy NT. Le battaglie 3 vs 3 mi divertivano e il sistema di combattimento permetteva manovre interessanti. Un peccato che mancasse tutto il resto. Sicuramente una grande occasione sprecata. Sarebbe bello se, in futuro, la serie Dissidia tornasse su home console con un progetto sviluppato con maggiore consapevolezza.
#49
Final Fantasy Adventure – Game Boy, Switch (attraverso la Collection of Mana), GBA (remake, Sword of Mana), iOS, Android, PS Vita (remake, Adventure of Mana)

Final Fantasy Adventure – Game Boy, Switch (attraverso la Collection of Mana), GBA (remake, Sword of Mana), iOS, Android, PS Vita (remake, Adventure of Mana)

Come per Final Fantasy Legend, anche Adventure in realtà non è un vero Final Fantasy, bensì il primo capitolo della serie Seiken Densetzu, meglio conosciuto come Mana, pubblicato in Occidente con un titolo “camuffato” per sfruttare la popolarità del brand. Un action RPG a mio avviso molto competente per l’epoca e la console su cui è nato. Anche la trama non era affatto male, sempre considerando il contesto. Chiaramente oggi è invecchiato maluccio, ma fortunatamente ci sono ben due remake che lo hanno svecchiato.
#48
Final Fantasy Explorers – Nintendo 3DS

Final Fantasy Explorers – Nintendo 3DS

Voglio partire con una premessa importante: a me l’idea di un Final Fantasy in salsa Monster Hunter esalta non poco. Explorers sulla carta riesce a centrare l’obiettivo, ma nel concreto ha fin troppi limiti. Il primo è dovuto alla sua natura portatile, soprattutto a livello di controlli se non si disponeva di un Circle Pad Pro o del New 3DS. Il bestiario secondo me non è particolarmente vario, così come le ambientazioni di gioco, e giocando in solo la ripetitività si fa sentire pesantemente. Ho amato però come hanno contestualizzato il Job System in un gioco del genere, funziona molto bene. Non funziona invece la modalità Trance per invocare alcuni protagonisti della serie, fanservice forzato e non richiesto. Il bello è che una versione più bella, potenziata e interessante era uscita poi su mobile, ma ovviamente solo in Giappone.
#47
Dissidia Final Fantasy Opera Omnia (Chiuso) – iOS, Android

Dissidia Final Fantasy Opera Omnia (Chiuso) – iOS, Android

Dopo le critiche per Record Keeper, mi aspetto arrivino anche quelle per Opera Omnia, perché so benissimo che ci sono un sacco di appassionati che lo hanno adorato. Alcune persone che conosco hanno sempre cercato di dirmi che più avanti il gioco migliorava sensibilmente, ma non sono mai riuscito a trovare il tempo per dargli una seconda possibilità e vedere se la trama prendesse una piega interessante. Diciamo che mi fido, ma per quello che ho giocato io purtroppo non ho potuto fare a meno di abbandonarlo dopo neanche due mesi. Sicuramente apprezzavo come il sistema di Bravery e HP fosse stato adattato al contesto dei combattimenti a turni, ma mi mancava il grip della storia e delle ambientazioni.
#46
Final Fantasy Dimensions II – iOS, Android

Final Fantasy Dimensions II – iOS, Android

Si sperava che Square Enix avesse imparato a gestire meglio i nomi dei suoi giochi in Occidente, invece quando vuole sa ancora creare parecchia confusione. In Giappone infatti questo capitolo è Final Fantasy Legends 2, seguito del primo Legends (e quindi da noi il primo Dimensions) che però non ha nulla a che vedere con il suo predecessore. Trama, grafica, art style, gameplay, tutto è cambiato rispetto al primo capitolo, tanto da rendere incomprensibile quel 2 nel titolo. Sta di fatto che Dimensions 2 aveva delle buone basi per stare parecchio in alto in questa classifica, non fosse per il fatto che il gioco originariamente era pensato come un free-to-play, mettendo in risalto tutti i limiti della produzione. Zero esplorazione, solo ondate di combattimenti per ogni missione che rompono il ritmo e il flusso della storia, che per quanto semplice risulta straordinariamente efficace e con una bellissima scrittura dei personaggi. Un vero peccato.
#45
Final Fantasy IV: The After Years – PSP, iOS, Android, PC

Final Fantasy IV: The After Years – PSP, iOS, Android, PC

I Final Fantasy principali e i loro sequel difficilmente hanno un bel trascorso e The After Years a mio avviso ne è un chiaro esempio. Fermo restando che sono uno dei sostenitori dell’idea che FFIV non avesse assolutamente bisogno di un seguito, va considerato poi che l’intero apparato produttivo necessario per partorire questo sequel è stato disastroso. Distribuito prima a episodi su mobile e WiiWare, è stato poi accorpato in un unico gioco su PSP, includendo un prequel che fa da ponte tra FFIV e questo The After Years (prequel che non esiste nei remake mobile e PC). A causa della sua natura episodica, la narrazione risulta troppo frammentata e solo nel finale tutte le linee narrative trovano un senso, dando finalmente respiro all’operazione. Il gioco inoltre ricicla moltissimo dal suo predecessore, risultando poco originale e tentando di innovare con la meccanica delle fasi lunari, che ho trovato discutibile e poco divertente. Final Fantasy IV meritava di meglio.
#44
Final Fantasy XV: Pocket Edition – Android, iOS, PC, PS4, Xbox One, Switch

Final Fantasy XV: Pocket Edition – Android, iOS, PC, PS4, Xbox One, Switch

Il concetto di Pocket Edition di per sé non mi dispiace e l’esperimento fatto con FFXV, a dirla tutta, funziona per quello che erano gli intenti. Una storia compattata attraverso un’avventura lineare e scorrevole per godersi agevolmente FFXV in una veste più spensierata. Il mio problema con la Pocket Edition risiede principalmente nell’estetica, che proprio non ho apprezzato, e per l’eccessiva semplificazione delle meccaniche di gioco. Per il resto non mi sento di condannarlo e fa dignitosamente il suo lavoro. Vorrei che altri giochi della serie avessero la loro Pocket Edition.
#43
War of the Visions: Final Fantasy Brave Exvius – iOS, Android (Chiuso)

War of the Visions: Final Fantasy Brave Exvius – iOS, Android (Chiuso)

Il mio amore per Brave Exvius e la possibilità di veder rinascere un nuovo tattico nel mondo di Final Fantasy avevano creato in me un’aspettativa irrealistica per War of the Visions. La prima ragione è che War of the Visions alla fine non ha nulla a che vedere con Brave Exvius se non per il concetto delle Visions. La seconda, in realtà, aveva tutte le premesse per realizzarsi, e devo dire che per una buona parte ci era pure riuscito. War of the Visions mette in campo una bellissima storia politica in un contesto fantastico, con personaggi, fazioni e situazioni ben definiti e caratterizzati. Ero completamente dentro fino a un certo punto, fino a quando mi sono reso conto che a livello di ambientazioni tutto rimaneva confinato dentro una foresta o un castello e la trama si prendeva tanto, troppo, tempo per riuscire a progredire. A questo aggiungiamo che il quantitativo di tempo da dedicare al farming per potenziare equipaggiamenti e personaggi è a dir poco criminale, forse l’esperienza peggiore che mi sia capitato di provare da un gioco del genere, al punto da costringermi ad abbandonarlo definitivamente.
#42
Final Fantasy Crystal Chronicles – GameCube, PS4, Switch, Android

Final Fantasy Crystal Chronicles – GameCube, PS4, Switch, Android

Ricordo ancora il giorno: Venezia 2005, per andare a vedere la prima mondiale di Advent Children al Festival del Cinema. Arrivammo con un giorno d’anticipo, quindi usammo quel tempo per girare la città. Avevo da poco acquistato un GameCube e non perdevo occasione di visitare negozi in cerca di titoli da recuperare per quella console e alla fine eccolo lì: Final Fantasy Crystal Chronicles, il ritorno della serie su console Nintendo. Non fu esattamente come me lo aspettavo. Già di per sé il gioco utilizzava uno stile artistico molto differente dai FF a cui ero abituato e anche a livello di gameplay era piuttosto particolare, votato molto più all’azione e con un sistema di crescita del personaggio fuori dall’ordinario. Inoltre, per portare a termine la storia bisogna vivere cicli che si ripetevano un numero spropositato di volte. Eppure le musiche mi piacevano e il gioco, nonostante tutto, mi divertiva. Però nemmeno in multiplayer riuscivo a giocarlo (che è un po’ la sua natura e per cui è stato pensato), per via di quel sistema disastroso che prevedeva un Game Boy Advance collegato con un cavo speciale al GameCube. Fortuna che oggi c’è la remastered, anche se forse avrebbe avuto bisogno di qualche ulteriore svecchiamento e qualità della vita (e magari un’infrastruttura online decente).
#41
Final Fantasy Crystal Chronicles: The Crystal Bearers – Wii

Final Fantasy Crystal Chronicles: The Crystal Bearers – Wii

Su Wii aveva un sacco di limitazioni e oggettivi problemi legati ai controlli, ma l’idea alla base a me piaceva molto. Adoravo il protagonista, Layle, la grafica e l’estetica (un salto notevole rispetto agli altri titoli della serie Crystal Chronicles), ma soprattutto l’idea di giocare con i poteri da telecineta tramite i motion controller, sebbene funzionassero male. Per molti può sembrare assurdo, ma sono convinto (e temo di essere l’unico) che The Crystal Bearers avrebbe bisogno di una seconda occasione, soprattutto ora che c’è Switch 2. Non credo succederà mai, così come non credo che vedremo altri Crystal Chronicles in futuro. The Crystal Bearers rimarrà l’ultimo ricordo di questo filone sperimentale nintendiano.
#40
Final Fantasy Crystal Chronicles: Echoes of Time - Wii, DS

Final Fantasy Crystal Chronicles: Echoes of Time - Wii, DS

Proseguiamo con la sfilza di Crystal Chronicles parlando di Echoes of Time, che richiama l'impostazione già vista in Ring of Fates ma con una natura più votata al multiplayer, soprattutto in locale, questa volta senza ostacoli o accessori particolari. Per quanto funzionante, stavolta il multiplayer ha cannibalizzato tutta la narrativa, al punto da trasformare la trama in una mera cornice. Questo ha ridotto notevolmente il mio interesse, visto che me lo sono dovuto giocare quasi tutto da solo. Inoltre si è persa la progressione originale, focalizzando lo sviluppo dei personaggi su oggetti ed equipaggiamenti da farmare nei dungeon.
#39
Final Fantasy Crystal Chronicles: Ring of Fates - DS

Final Fantasy Crystal Chronicles: Ring of Fates - DS

Ad oggi è il capitolo di Crystal Chronicles che mi è piaciuto di più, forse perché è quello più a fuoco su cosa volesse essere e a quale pubblico volesse parlare. Prende tutti gli elementi caratteristici di Crystal Chronicles e li utilizza per proporre un’avventura action RPG solida, con una trama piacevole, personaggi ben definiti e una progressione più classica. Purtroppo resta ancora distante dai miei canoni ideali per un gioco di questo genere, ma sono convinto che, se oggi si realizzasse un nuovo capitolo di Crystal Chronicles con l’esperienza maturata da tutti e quattro i titoli, riuscirebbero finalmente a trovare una quadra. Sappiamo che non accadrà mai.
#38
Mobius Final Fantasy - iOS, Android, PC (CHIUSO)

Mobius Final Fantasy - iOS, Android, PC (CHIUSO)

Il mio rapporto con Mobius è stato quello di un continuo tira e molla: a tirarmi a sé erano il suo valore produttivo, la trama, il job system e il mondo di gioco, mentre a respingermi era quel dannato sistema gacha e di farming che non ho mai sopportato. C’è stato un momento, però, in cui ha ingranato di brutto, rivelando un lavoro di scrittura e meta-narrativo come non ne vedevo da anni. Era davvero affascinante. Purtroppo era ormai troppo tardi: arrivò l’annuncio della chiusura dei server e svanì anche la voglia di proseguire. Un plauso va comunque ai bellissimi eventi crossover con alcuni grandi esponenti della saga principale, in particolare quelli di FFVII e FFX che ancora oggi ricordo con estremo piacere. Un peccato sia finito così e che oggi non si possa recuperare almeno la storia attraverso canali ufficiali.
#37
Final Fantasy: The 4 Heroes of Light - DS

Final Fantasy: The 4 Heroes of Light - DS

Se c’è ancora qualcuno che non lo sapesse, The 4 Heroes of Light è il precursore spirituale di Bravely Default, quasi un prototipo. L’obiettivo del gioco era chiaramente quello di tornare ai fasti dei capitoli più classici della serie Final Fantasy, con il ritorno dei guerrieri della luce, i job e la world map. Di contro, ha dei picchi di difficoltà eccessivi che a volte richiedono grinding noioso. Sicuramente grezzo come titolo, ma con l’arrivo di Bravely Default ha trovato la sua dimensione.
#36
Final Fantasy XII: Revenant Wings - DS

Final Fantasy XII: Revenant Wings - DS

Il primo sequel portatile di un gioco della mainline, e uno di quelli che ha provato a fare qualcosa di completamente diverso, non solo a livello di gameplay ma anche narrativo. Sulla trama avrei parecchio da ridire, visto che ero più affezionato all’impianto politico-religioso del XII originale, ma il nuovo gameplay strategico in tempo reale, gestibile con il pennino sul touch screen del DS, era super divertente e affascinante. Certo, in alcuni casi zoppicava, complice un’IA non sempre brillante e un’interfaccia troppo limitata per gestire efficacemente le unità. Onesto nei suoi intenti, e aggiungo che è un peccato che questa sperimentazione sia rimasta confinata a questo capitolo, come purtroppo accaduto a tanti altri esperimenti della serie.
#35
Final Fantasy Dimensions - iOS, Android

Final Fantasy Dimensions - iOS, Android

Final Fantasy V dopo Final Fantasy V. Mi basterebbe questo per raccontare Dimensions, il secondo progetto episodico mobile dopo The After Years. Forse il suo più grande problema con me. Dopo il prologo gratuito, dovetti aspettare l’uscita di tutti gli episodi per giocarlo in una volta sola, senza l’attesa di nuovi contenuti (venduti per lo più a prezzi folli). Al gioco in sé non si può dire nulla: fa quello che deve in maniera semplice ed efficace, ma la sensazione di già visto è davvero troppo forte. Non osa mai nulla di nuovo, rimanendo sempre in zona franca. Forse questa è la sua pecca più grande.
#34
Crisis Core: Final Fantasy VII - PSP (PS4, PS5, Xbox One, Xbox One X|S, Switch, PC con il remake grafico chiamato Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion)

Crisis Core: Final Fantasy VII - PSP (PS4, PS5, Xbox One, Xbox One X|S, Switch, PC con il remake grafico chiamato Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion)

Dopo tutti questi anni, ancora oggi devo affrontare critiche e discussioni quando dico che Crisis Core è ben lontano dall’essere un capolavoro e che, a mio avviso, sia sopravvalutato. Metto le mani avanti: anche io mi sono emozionato in un paio di momenti, soprattutto nel finale; anche io adoro la OST al punto che alcuni brani sono tra i miei preferiti; anche io amo Zack; e anche io sono rimasto colpito dall’incredibile comparto tecnico, considerando che parliamo di un gioco PSP. Ma per me ci fermiamo qui, perché tutto il resto è sbagliato. La trama e i retcon sono da denuncia, così come la scrittura e la sovrascrittura di alcuni personaggi, in particolare Genesis e Sephiroth: il primo ridicolo come villain, il secondo completamente fuori dal personaggio originale. Anche il gameplay l’ho trovato banale e poco stimolante, specie nelle attività secondarie. Crisis Core per me rappresenta la vera crisi della Compilation di FFVII, che ha portato a tutto ciò che conosciamo oggi, guidata da chi probabilmente non ha mai colto la bellezza e l’essenza di FFVII.
#33
Lightning Returns: Final Fantasy XIII - PC, PS3, Xbox 360

Lightning Returns: Final Fantasy XIII - PC, PS3, Xbox 360

Se già qualcuno mi criticherà per la posizione di Crisis Core, immagino cosa succederà vedendo Lightning Returns più in alto. Ma la verità è che ci sono due elementi che ho adorato in questo capitolo conclusivo della trilogia: il primo è la gestione del tempo, che adoro nei giochi, e il secondo è lo sviluppo della protagonista legato soprattutto al completamento delle quest secondarie. A questo si aggiunge un battle system divertente e un sistema a classi ben pensato. I problemi però sono evidenti: scrittura insufficiente, dialoghi costantemente “cringe”, ambientazioni e comparto estetico vecchi e poco efficaci. Inoltre, non perdonerò mai l’eliminazione del senso di combattere i nemici casuali, se non per estinguerli e far apparire il “campione” di razza rosa. Il peggior endgame della trilogia.
#32
Final Fantasy XIII-2 - PC, PS3, Xbox 360

Final Fantasy XIII-2 - PC, PS3, Xbox 360

Per me è palese cosa sia e cosa voglia essere questo sequel di Final Fantasy XIII: una pezza. E come tutte le pezze, copre il buco, ma la vedi, e spesso non è nemmeno così bella. Poi che a qualcuno piaccia, ci mancherebbe, ma per me è stato davvero un pugno in un occhio. La prima cosa che ho digerito male è la trama, che parte da un pretesto amatoriale e ridicolo, trasformando quanto di buono aveva costruito il capitolo precedente in un’avventura a spasso nel tempo difficile da sopportare. Qualcuno sostiene che Caius e la sua storia tengano in piedi la narrativa, ma per me no, assolutamente. Aggiungiamo che Serah e Noel non reggono il ruolo di protagonisti, formando una delle coppie peggiori della serie. Fortuna vuole che, a livello ludico, giocare con il tempo funzioni, così come la componente “acchiappali tutti” per usare i mostri in party, unita a un bel sistema di progressione e gestione dei ruoli in battaglia ereditato da FFXIII. Tante attività extra, tanti contenuti secondari e tante sfide, soprattutto quelle dei DLC che ho particolarmente apprezzato nonostante la loro natura.
#31
World of Final Fantasy - Switch, Xbox One, PS4, PS Vita, PC

World of Final Fantasy - Switch, Xbox One, PS4, PS Vita, PC

Un gioco piuttosto chiaro su cosa vuole essere e a chi si rivolge. Gioca bene con il fan service di Final Fantasy, sia a livello di ambientazioni che di personaggi, con un paio di momenti davvero evocativi che ho apprezzato molto. Anche il gameplay ha buone idee, in particolare la possibilità di catturare i mostri e impilarli in combinazioni strategiche, anche se non tutte le meccaniche sono gestite al meglio. Il problema principale è la trama, che ci mette troppo a decollare e, quando finalmente diventa interessante, viene affossata da dialoghi scritti malissimo, faticosi da reggere e spesso stucchevoli.
#30
Final Fantasy III – NES, DS (Remake), iOS, Android, PSP (PC, PS4, Switch, Xbox One come Pixel Remastered)

Final Fantasy III – NES, DS (Remake), iOS, Android, PSP (PC, PS4, Switch, Xbox One come Pixel Remastered)

Finalmente si comincia a inserire in classifica qualche Final Fantasy principale e, devo essere sincero, mi spiace iniziare con Final Fantasy III, perché in fondo cose belle nella serie ne ha fatte e pure importanti, a partire dal Job System. Il grande problema di FFIII è che fatica a creare un legame affettivo come hanno fatto altri capitoli prima e dopo di lui. Non è bastato nemmeno dare una sorta di personalità ai quattro protagonisti nel remake. Nonostante l’avventura e gli eventi siano tanti e vari, è mancato tantissimo il trasporto emotivo.
#29
Final Fantasy II – NES, iOS, Android, PS1 (PC, PS4, Switch, Xbox One come Pixel Remastered)

Final Fantasy II – NES, iOS, Android, PS1 (PC, PS4, Switch, Xbox One come Pixel Remastered)

So che per molti è considerato il meno riuscito della serie principale, ma io trovo che Final Fantasy II abbia alla base bellissime idee di design, alcune però applicate male. Mi riferisco principalmente al suo sistema di crescita dei personaggi, basato sull’allenare i singoli parametri in base alle azioni compiute (forza attaccando, magia lanciando incantesimi, spirito curando, difesa subendo colpi, ecc.). In pratica, The Elder Scrolls prima di The Elder Scrolls. Poi c’è la meccanica della memorizzazione delle parole chiave, da usare per approfondire i dialoghi con gli NPC: una trovata geniale che adoravo e che considero criminale sia stata abbandonata. Concludo dicendo che anche la trama, soprattutto se contestualizzata al periodo storico, era sorprendente
#28
Dissidia Final Fantasy – PSP

Dissidia Final Fantasy – PSP

Fin dal suo annuncio è stato il sogno bagnato di noi fan di Final Fantasy: il primo picchiaduro che metteva gli eroi contro gli antagonisti dei principali titoli della serie. Purtroppo la trama si è rivelata piuttosto pretestuosa, così come tutta la campagna single player, ma a brillare davvero era il gioco. Ventidue personaggi giocabili, un sistema innovativo di accumulo e scarico del danno, livelli ed equipaggiamenti, il tutto impreziosito da un comparto tecnico incredibile considerando che eravamo su PSP. Per via della console c’erano limiti evidenti nei controlli, ma nulla che non si potesse superare con allenamento e abitudine.
#27
Dissidia 012 Final Fantasy (Duodecim) – PSP

Dissidia 012 Final Fantasy (Duodecim) – PSP

Non c’è molto da aggiungere rispetto a quanto già detto sul primo Dissidia. Duodecim è semplicemente migliore, con una nuova campagna prequel, nuovi personaggi giocabili (tra cui alcuni tra i più richiesti come Tifa, Gilgamesh e Kain) e una world map, inutile ma affascinante. Certo, sarebbe stato bello se a seguito di questo fosse arrivata una versione per home console con la stessa filosofia, ma sappiamo tutti com’è finita.
#26
Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – PS4, PS5, PC, XBO, Xbox Series X|S

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – PS4, PS5, PC, XBO, Xbox Series X|S

Sin dall’annuncio ero molto pessimista riguardo questo titolo sotto quasi ogni punto di vista. Se alcune criticità si sono confermate, sono stato davvero felice di trovarmi tra le mani un gioco divertente e soddisfacente da giocare. Sebbene il suo vero potenziale emerga a partita conclusa, tutta la componente di build dei protagonisti, tra job, equipaggiamento e abilità, è a dir poco pazzesca e permette di creare sinergie e stili di gioco fuori di testa. Mi spiace per la parte narrativa: c’erano belle idee, ma esposte male con dialoghi fastidiosissimi da ascoltare e da leggere. Avrei preferito anche una maggiore cura e coerenza nelle ambientazioni ispirate ai vari FF. Menzione speciale al finale, che ho adorato e che non pensavo mi avrebbe colpito così tanto.
#25
Final Fantasy I – NES, iOS, Android, PS1 (PC, PS4, Switch, Xbox One come Pixel Remastered)

Final Fantasy I – NES, iOS, Android, PS1 (PC, PS4, Switch, Xbox One come Pixel Remastered)

Ho lottato a lungo su dove posizionare il primo Final Fantasy per due ragioni: la prima è il suo valore storico, visto che senza di lui niente di tutto questo avrebbe senso. La seconda è che, sorprendentemente, FFI continua a lasciarmi molto nelle sue riedizioni, anche solo per la colonna sonora. È un gioco che mi mette sempre a mio agio, una bella avventura della giusta durata, arricchita da situazioni piacevoli e con il giusto livello di sfida, al netto della versione NES che era più punitiva. Nel contesto odierno non fa nulla di eccezionale, ma catapultato nel 1987 è pura magia.
#24
Final Fantasy Tactics A2: Grimoire of the Rift – DS

Final Fantasy Tactics A2: Grimoire of the Rift – DS

Non è stato il seguito di Advance che avrei voluto, specie considerato il passaggio da Game Boy Advance a DS. La sua fortuna è che riprende quanto già visto nel predecessore, limando e sviluppando alcuni aspetti che ho gradito, come l’aver alleggerito le punizioni dei giudici nel caso di leggi infrante o la gestione del clan. Narrativamente ho preferito il primo, forse perché A2 vuole essere più leggero e spensierato. A mio avviso anche Advance lo era, ma non gli mancavano temi e momenti importanti.
#23
Final Fantasy Tactics Advance – GBA

Final Fantasy Tactics Advance – GBA

Non sarà mai al livello del primo e originale Tactics, ma Advance serviva a colmare il vuoto lasciato. Nonostante la premessa narrativa non mi abbia mai fatto impazzire, tornare a Ivalice con un bel tattico colorato, un job system espanso con tanto di razze, regole e missioni da affrontare è stato soddisfacente. Mi spiace si siano persi i toni seri, i dialoghi maturi e la caratterizzazione dei personaggi del primo Tactics, ma capisco che, volendo catturare il grande pubblico del Game Boy Advance, siano stati necessari compromessi.
#22
Final Fantasy Type-0 – PSP, PS4, Xbox One, PC

Final Fantasy Type-0 – PSP, PS4, Xbox One, PC

Dopo averlo atteso per anni, visto che era rimasto confinato al mercato giapponese, l’arrivo della remaster HD ha portato una doppia gioia: il gioco in sé e la demo di FFXV. Del secondo parleremo a tempo debito, mentre il primo si è rivelato una grande sorpresa. Al netto di alcuni problemi tecnici fastidiosi, Type-0 è stata un’esperienza molto gradita nel panorama degli spin-off di Final Fantasy. Pur introducendo meccaniche inedite come il sistema di combattimento, le evocazioni e la gestione del tempo, il feeling di un vecchio FF si percepisce soprattutto sulla world map. La storia ha un tono serio, anche se non mancano momenti di leggerezza, e la trama mantiene alto l’interesse fino alla fine. Peccato per il cast: con 14 personaggi, non tutti hanno lo stesso spazio e la stessa caratterizzazione. Avrei voluto vedere cosa sarebbe stato Final Fantasy Type-1, o qualunque cosa fosse il teaser post-credit.
#21
Final Fantasy X-2 - PS2, PS3, PS4, Xbox One, PC

Final Fantasy X-2 - PS2, PS3, PS4, Xbox One, PC

Il primo vero sequel di un capitolo principale, il primo titolo pubblicato sotto l’etichetta Square Enix e, soprattutto, il primo grande scossone nel rapporto tra i fan e l’azienda giapponese. I motivi sono da ricercare soprattutto nel drastico cambio di tono rispetto a Final Fantasy X, nel nuovo carattere di Yuna, nella scarsa qualità della scrittura, in buona parte delle scelte estetiche e nella struttura eccessivamente frammentata dell’avventura. Eppure, tutto ciò che riguarda il sistema di combattimento rappresenta forse uno dei punti più alti mai raggiunti dalla serie. Un ATB che reintroduce il Job System, con la possibilità di cambiare classe in piena battaglia ottenendo persino bonus. A questo si aggiunge un livello di personalizzazione straordinario, con la possibilità di creare tantissime build attraverso l’ereditarietà delle abilità dalle varie classi, senza dimenticare l’importanza degli accessori. Un lavoro eccezionale. E non si può tralasciare l’apporto della versione Last Mission, poi inclusa nella remaster HD, che arricchisce ulteriormente l’esperienza. Le possibilità offerte dal sistema di cattura e utilizzo dei mostri sono semplicemente incredibili. In un mondo parallelo, con una trama e dei personaggi scritti meglio, FFX-2 potrebbe tranquillamente rientrare tra i miei capitoli preferiti della serie, forse persino nella mia top 5. È un vero peccato, perché anche sul piano narrativo le idee non mancavano: raccontare un mondo che ha perso il suo dio e la sua religione è uno spunto che trovo ancora oggi incredibilmente affascinante.
#20
Final Fantasy XIII – PS3, Xbox 360, PC

Final Fantasy XIII – PS3, Xbox 360, PC

Considerato da molti il simbolo della crisi di Square Enix e della saga, Final Fantasy XIII apre addirittura le prime 20 posizioni di questa classifica. Pur condividendo gran parte delle critiche che gli sono state rivolte, non riuscirò mai a rinnegare l’attaccamento che provo verso questo titolo. L’anno della sua uscita mi ero trasferito a Tokyo e ho vissuto in prima persona tutto il marketing giapponese, sia prima che dopo il lancio. Il day one l’ho vissuto esattamente come lo avevo sempre sognato, con quell’atmosfera che fino ad allora avevo solo intravisto nei reportage dedicati ai grandi giochi in uscita in Giappone. Ne rimasi completamente catturato, al punto da collezionare qualsiasi tipo di merchandise. Ancora oggi guardo il mio set di lattine in edizione limitata. Quanto al gioco, al netto del fatto che impieghi troppo tempo a ingranare e che la sua linearità fosse eccessiva, ho amato il sistema di combattimento, ho adorato gli Eidolons trasformabili (e lo dico senza vergogna, la moto Shiva resta una delle mie preferite) e ho apprezzato molto sia la storia che i personaggi. Tecnicamente, all’epoca era qualcosa di impressionante: ci sono ancora scorci che reggono perfettamente il confronto, nonostante siano passati ormai 15 anni. Peccato per ciò che è arrivato dopo, ma ne abbiamo già parlato nelle posizioni precedenti.
#19
Final Fantasy XV – PS4, Xbox One, PC

Final Fantasy XV – PS4, Xbox One, PC

Non serve raccontare la travagliata storia di FFXV sin dai tempi in cui si chiamava ancora Versus XIII. Ciò che conta è che ne ho seguito lo sviluppo per anni, in maniera quasi ossessiva. Fino al day one ero convinto che questa sarebbe stata la volta buona, che finalmente ci fossero le basi per uno dei migliori capitoli della serie. Purtroppo non è stato così, per quanto il risultato finale resti comunque un piccolo miracolo che merita rispetto. La trama è un colabrodo, la gestione dei DLC è quasi criminale, i personaggi mancano di caratterizzazione, il gameplay è banale, le quest secondarie sono ripetitive e il finale troppo affrettato… eppure, in un modo che non so spiegare, qualcosa dentro mi è rimasto. Forse è stato il mondo di gioco ad affascinarmi, sicuramente la musica, il personaggio di Ardyn e l’atmosfera rilassante di questo lungo viaggio on the road. Si è creato un legame inspiegabile tra me e FFXV che non posso ignorare, motivo per cui l’ho inserito in una posizione così alta della classifica.
#18
Final Fantasy IV – SNES, DS (Remake), PS1 (Anthology), iOS, Android (PC, PS4, Switch, Xbox One come Pixel Remastered)

Final Fantasy IV – SNES, DS (Remake), PS1 (Anthology), iOS, Android (PC, PS4, Switch, Xbox One come Pixel Remastered)

Sono certo che qualcuno avrà storto il naso su diverse posizioni, ma considerando quanto Final Fantasy IV sia amato, al punto da essere ritenuto uno dei migliori capitoli della serie, questa è forse la scelta più controversa. E lo capisco. Anzi, ci tengo a dire che uno dei suoi meriti indiscutibili è aver definito cosa abbia significato “Final Fantasy” per anni: la storia d’amore, il rivale, la crescita del protagonista e, naturalmente, l’introduzione dell’ATB. Tutti elementi che hanno plasmato la saga. Detto questo, ci sono due aspetti che personalmente trovo problematici. Il primo è il party che cambia di continuo, con personaggi centrali e secondari che entrano ed escono senza tregua, fino ad arrivare solo alla fine a una formazione definitiva. Il secondo è il modo in cui vengono sviliti sacrificio e morte, troppo spesso ribaltati e resi privi di conseguenze. E questo, a mio avviso, è davvero fastidioso.
#17
Final Fantasy V – SNES, PS1 (Anthology), GBA, iOS, Android (PC, PS4, Switch, Xbox One come Pixel Remastered)

Final Fantasy V – SNES, PS1 (Anthology), GBA, iOS, Android (PC, PS4, Switch, Xbox One come Pixel Remastered)

Paga lo scotto di essere uscito dopo FFIV e prima di FFVI, con il risultato che spesso si preferisce parlare degli altri due. Eppure, per me, Final Fantasy V rappresenta un’avventura così pura e genuina da entrarmi dentro con poche cose, ma fatte bene. Il job system è stato illuminante per la sua capacità di creare build e sinergie tra le classi, incredibile se lo contestualizziamo al periodo storico. Gilgamesh e il suo battle theme sono entrati nella storia come tra le cose più rappresentative e belle mai uscite da Final Fantasy, al punto da diventare iconici. E poi sfido chiunque a non affezionarsi ai personaggi, tanto semplici quanto efficaci. Un peccato che dopo FFIII e IV non ci sia mai stato un remake del V.
#16
Final Fantasy VIII – PS1, PC, iOS, Android, PS4, Xbox One, Switch

Final Fantasy VIII – PS1, PC, iOS, Android, PS4, Xbox One, Switch

Un rapporto conflittuale che vive dentro di me ancora oggi. La razionalità e il senso critico lo etichettano come un gioco sbagliato sotto molti punti di vista, sia come jrpg sia come ottavo capitolo della serie. Dall’altra parte però ci sono la nostalgia, l’affetto e l’amore del me quindicenne, che per la prima volta si trovava ad affrontare un nuovo Final Fantasy dopo il settimo. Credo di aver atteso pochissimi titoli con la stessa passione e la stessa ansia, e quando finalmente arrivò tra le mie mani ero probabilmente la persona più felice del mondo. Una felicità che si è poi estesa nelle varie run che si sono susseguite una dopo l’altra. Per me FFVIII era il gioco della vita: l’eroe fighissimo che trovava l’amore con la bella di turno, una storia ricca di azione e sentimento, Guardian Forces spettacolari e segretissime, e l’aeronave che reputo ancora oggi la più affascinante della saga. La colonna sonora non ha nemmeno bisogno di presentazioni, resta tra le migliori di tutta la serie. Dove stanno allora i problemi? Già all’epoca li notavo: la scrittura scricchiolava nei famosi spiegoni dell’orfanotrofio, il livello di sfida era incredibilmente basso, il sistema di crescita e sviluppo mal pensato e poco stimolante. Ma ciò che più di tutto ha incrinato la magia tra me e FFVIII sono stati gli altri jrpg che, pian piano, ho cominciato a scoprire. L’inevitabile confronto lo ha affossato in modo importante, eppure rigiocandolo nella remaster mi rendo conto di quanto, in fondo, io gli voglia ancora bene.
#15
Final Fantasy: Brave Exvius – iOS, Android (CHIUSO)

Final Fantasy: Brave Exvius – iOS, Android (CHIUSO)

Fatico io stesso a credere di aver messo Brave Exvius così in alto, considerando che a livello etico e morale ripudio la meccanica gacha all’interno dei videogiochi. Eppure sento di dover chiudere un occhio su Brave Exvius per un’infinità di ragioni. Prima di tutto è stato il mio primo gacha in assoluto, quindi per me era tutto nuovo: anche la meccanica di pull con i primi rainbow risultava incredibilmente adrenalinica (e fortunatamente non tossica o pericolosa). In secondo luogo c’era tutta l’estetica del gioco, che ho amato da impazzire: dalla splendida pixel art (la migliore mai proposta in un FF) alle spettacolari Limit Break in CG. Ma le vere ragioni per cui è così in alto in classifica sono due: la storia e i personaggi. Sebbene all’inizio possa sembrare banale, gli eventi che coprono le prime due stagioni sono stati per me un viaggio emozionante che non mi aspettavo. Mi sono commosso persino due volte. Brave Exvius ha fatto parte della mia vita in tutti i momenti morti, al bagno, alle poste, in viaggio, e ha sempre trovato il modo di tenermi incollato allo schermo. Poi è arrivata la tristissima terza stagione, che ha segnato per me il momento di salutarlo. Ho preferito conservare i ricordi migliori ed evitare di giocarlo senza più quel coinvolgimento.
#14
Final Fantasy XVI – PS5, PC, Xbox Series X|S

Final Fantasy XVI – PS5, PC, Xbox Series X|S

Sarebbe molto facile limitarmi a linkare la recensione su FFOnline per spiegare questo posizionamento, ma preferisco rendere la classifica più scorrevole. FFXVI è chiaramente un gioco che non ce l’ha fatta, ha mancato molti obiettivi e sbagliato numerose scelte di design. Il suo più grande errore, a mio avviso, è stato cercare a tutti i costi di arrivare al grande pubblico con un titolo che non è né carne né pesce: non parla agli amanti dei jrpg, né a quelli dell’action tecnico (paradossalmente, visto che i tecnicismi ci sono, ma non servono quasi a nulla). Gran parte delle chicche sono relegate alla modalità arcade con difficoltà più alte. Senza contare i DLC, che sarebbero dovuti stare nel gioco base. Ci siamo fidati troppo di Naoki Yoshida e del suo team dopo quanto fatto con FFXIV, ma probabilmente non hanno compreso che alcuni aspetti da MMO non possono essere trasportati pari pari in un’avventura single player, soprattutto le missioni secondarie. Potrei stare ore a elencare i problemi di FFXVI, eppure se lo trovate qui è perché il gioco mi è rimasto dentro come solo i grandi Final Fantasy hanno saputo fare. Il merito è senza dubbio del mondo di gioco, della storia, dei personaggi e della scrittura, finalmente adulta e matura (nonostante una localizzazione occidentale che ha preferito edulcorare o tralasciare diversi dettagli). L’esposizione e la messa in scena di alcuni eventi resteranno per me tra le cose più belle mai proposte da un Final Fantasy. Avessero osato di più e giocato meglio certe carte, oggi probabilmente ne parlerei come di uno dei migliori capitoli della serie.
#13
Final Fantasy Tactics – PS1, PSP (War of the Lions), iOS, Android (PS4, Switch, Xbox Series X|S con The Ivalice Chronicles)

Final Fantasy Tactics – PS1, PSP (War of the Lions), iOS, Android (PS4, Switch, Xbox Series X|S con The Ivalice Chronicles)

Mi sarebbe piaciuto trattarlo dopo aver giocato a The Ivalice Chronicles, ma avrei dovuto fermare la classifica per settimane e non mi andava. Fatico comunque a immaginarlo altrove come posizionamento, indipendentemente dalla qualità dell’edizione che giocheremo a fine settembre. Parliamo di un capolavoro senza tempo, forse il primo vero spin-off capace di conquistare i fan della serie in maniera unanime. Non ho mai sentito nessuno parlarne male. Incredibile, se ci pensate. Anche perché alla fine, che gli si può dire? Nulla. Nel mio caso non sta più in alto solo perché tra i vari rpg quello tattico è il sottogenere che preferisco meno, ma per il resto è intoccabile. Sul fronte narrativo è ancora oggi l’opera più matura, completa e meglio scritta che la serie abbia mai proposto, mentre sul piano del gameplay è pura libertà data al giocatore. Il modo in cui ti fa sperimentare e sbizzarrire con il job system è semplicemente folle, introducendo o ridefinendo alcune delle classi più belle e originali della saga.
#12
Final Fantasy XII – PS2 (PS4, PC, Switch, Xbox One con The Zodiac Age)

Final Fantasy XII – PS2 (PS4, PC, Switch, Xbox One con The Zodiac Age)

Vi ricordate quanto fu divisivo Final Fantasy XII al lancio su PS2? Io sì e, detto sinceramente, per quanto mi fosse piaciuto non mi aveva fatto impazzire il cast e la trama. Però avrete notato come molte persone abbiano rivalutato il titolo con l’arrivo della remaster, The Zodiac Age. Mi ci metto anch’io, soprattutto sul fronte narrativo. Da adulti si comprendono meglio certe dinamiche e tematiche che da ragazzi si tendeva a sottovalutare o ritenere noiose, come politica e religione. FFXII racconta una grande storia, con l’unico problema di essere narrata dal punto di vista sbagliato. Pur comprendendo l’intento dietro alla scelta di Vaan come protagonista, il risultato è palesemente posticcio e finisce per deviare l’attenzione dalla maestosità dei messaggi e dalla lotta contro antagonisti che, nei modi sbagliati, portano avanti una visione del mondo non del tutto condannabile. Sul gameplay, invece, non ho mai avuto nulla da ridire: il Gambit era un sogno a occhi aperti che rendeva le fasi di farming fluide e rilassanti, mentre contro i boss permetteva di concentrarsi sulla pianificazione di mosse specifiche, lasciando all’IA il compito di gestire automaticamente ciò che il giocatore aveva programmato (banalmente le cure o gli attacchi contro debolezze). Assurdo che un sistema così non sia mai più stato ripreso nella serie.
#11
Final Fantasy VII Rebirth – PS5, PC

Final Fantasy VII Rebirth – PS5, PC

Sarebbe difficile parlare di Rebirth senza prima citare FFVII Remake. D’altronde, se non lo vedete ancora in classifica un motivo c’è, ma gran parte delle premesse che giustificano questa scelta stanno lì. Quindi farò finta di nulla e parlerò direttamente di Rebirth. Anche qui, potrei rimandarvi alla mia recensione, ma preferisco arrivare direttamente al punto. Rebirth soffre moltissimo di due problemi: la continuità di determinate scelte narrative e la sua natura open world. Nel primo caso, esattamente come in Remake, c’è quel dannato capitolo finale che è un’accozzaglia di elementi raccontati male e messi in scena peggio: inutilmente confusionari, che non parlano né ai fan né ai neofiti. Nel secondo caso, il gioco mette a disposizione un mondo vastissimo, quasi tutto esplorabile, ed è quasi criminale aver ridotto l’open world a una checklist di attività ripetitive da sbloccare attraverso torri e icone sulla mappa. Eppure io resto schiavo della magia che FFVII ha su di me. Il modo in cui Rebirth racconta il viaggio di Cloud e compagni da Midgar fino alla Capitale dimenticata è andato oltre ogni aspettativa. Ha avuto inciampi, certo, e non tutte le scene sono state riscritte come avrei voluto, ma guardando l’opera nel suo complesso per me si è rivelata un clamoroso successo. Quando Rebirth segue i binari dell’originale è eccellente e, anzi, in alcuni momenti riesce persino a superarlo.
#10
Final Fantasy VII Remake – PS4, PS5, PC

Final Fantasy VII Remake – PS4, PS5, PC

Voglio essere molto chiaro, e quanto sto per dire vale anche per la precedente posizione di FFVII Rebirth: questi due titoli sono così in alto solo perché sono due riproposizioni (peraltro eccellenti) dell’FFVII originale, un gioco che, come leggerete, per me è infinitamente importante. Il fatto che Remake sia sopra Rebirth dipende solo dal banale motivo che è uscito prima, quindi l’impatto emotivo di rivedere certe scene riproposte in quel modo è stato semplicemente devastante. In FFVII Remake ho pianto a lungo, in momenti in cui non era affatto previsto che lo facessi. Ricordo in particolare la prima volta che si entra nel bar di Tifa: le lacrime sono scese senza alcuna ragione, se non perché tutto era perfetto e bellissimo, oltre al peso inevitabile della nostalgia. È vero, Remake spesso allunga il brodo e si chiude con un orribile capitolo finale che uccide gran parte dell’entusiasmo, ma non riesco a ignorare quanto tutto il resto sia stato realizzato esattamente come l’avevo sempre immaginato in un possibile rifacimento. A volte persino oltre. È stato un viaggio di riscoperta pieno di emozioni che non posso trascurare, ma è chiaro che, se non stessimo parlando di FFVII, probabilmente sia Remake che Rebirth si troverebbero molto più in basso in classifica.
#9
Theatrhythm Final Bar Line – Switch, PS4

Theatrhythm Final Bar Line – Switch, PS4

Ho faticato molto a trovare una collocazione alla serie Theatrhythm in questa classifica, data la sua natura difficilmente comparabile con gli altri titoli. Ma fa parte della sfida, e alla fine ho ragionato su quanto la musica di Final Fantasy sia sempre stata un pilastro fondamentale per il successo della serie. Ancora oggi, tutti noi appassionati reagiamo con emozione alle note della maggior parte dei suoi brani. Theatrhythm fa un lavoro eccellente nel riproporceli, rendendoli persino giocabili. Per questo motivo ho deciso di collocare in blocco i tre capitoli principali in questa top 10, creando uno stacco netto tra la decima posizione (più particolare) e le restanti sei. In questo caso ho iniziato con Final Bar Line, l’ultimo uscito, il primo arrivato anche su console casalinga e quello che, per ovvi motivi, si è distaccato dall’utilizzo del pennino in favore del pad. Questa è l’unica ragione per cui l’ho messo per ultimo tra i tre, visto che per il resto è sicuramente il più completo e il più ricco in termini di brani giocabili. P.S. Sì, lo so: questo titolo non ha “Final Fantasy” nel nome, ma resta l’unica eccezione che conferma la regola 😀
#8
Theatrhythm Final Fantasy – 3DS, iOS

Theatrhythm Final Fantasy – 3DS, iOS

Il primo capitolo della serie, e perciò ancora acerbo sotto diversi aspetti. La componente RPG era più un omaggio che una vera struttura di gioco, e la quantità di brani e personaggi disponibili era piuttosto limitata. Nonostante non raggiungesse la maturità tecnica di un titolo come Ouendan, Theatrhythm Final Fantasy resta un gioco musicale perfetto per il 3DS proprio grazie all’uso del pennino, che garantiva un coinvolgimento e un’esperienza senza pari. Giocare con la musica di Final Fantasy era un sogno che si realizzava.
#7
Theatrhythm Final Fantasy: Curtain Call – 3DS

Theatrhythm Final Fantasy: Curtain Call – 3DS

Per quanto a livello di contenuti non raggiunga l’enorme quantità offerta da Final Bar Line, Curtain Call rappresenta l’apice della serie su 3DS. Oltre ai motivi già citati, introduceva un bellissimo sistema RPG (poi perfezionato in FBL), in cui non bastava colpire le note a tempo con i tasti del 3DS, ma bisognava anche gestire personaggi provenienti dalla saga, ciascuno con ruolo e abilità specifiche, da sfruttare per affrontare sfide, sconfiggere boss e sbloccare nuovi contenuti. Questo gioco è stata la mia droga per mesi.
#6
Final Fantasy IX – PS1, PC, iOS/Android, Xbox One, Switch, PS4

Final Fantasy IX – PS1, PC, iOS/Android, Xbox One, Switch, PS4

Con tutto il chiacchiericcio intorno al possibile remake di FFIX e, soprattutto, con quello che Square Enix sta facendo per il suo 25º anniversario, è stato difficile non pensare a lui quasi ogni giorno. Pur con i suoi difetti, FFIX è uno di quei giochi che trovo impossibile non amare. La sua capacità di essere spensierato, allegro e divertente, e allo stesso tempo triste, crudo e drammatico, è davvero rara. È un gioco che parla a tutti, giovani e adulti, in ogni lingua e persino in ogni dialetto (una scelta di localizzazione che ho adorato). Ciò che ho amato di più sono i segreti e le missioni secondarie, sempre interessanti e mai ridondanti, fatta eccezione per il Tetra Master, che secondo me non funziona ed è imparagonabile al Triple Triad dell’VIII.
#5
Final Fantasy X – PS2, PS3, PS4, PS Vita, Xbox One, Switch, PC, iOS, Android

Final Fantasy X – PS2, PS3, PS4, PS Vita, Xbox One, Switch, PC, iOS, Android

Se penso al gioco che ho atteso più di ogni altro nella mia vita, la risposta è Final Fantasy X. Ricordo ogni singola rivista che acquistavo quando se ne parlava. Comprai addirittura un numero di PlayStation Magazine solo perché conteneva, nel DVD allegato, un trailer del gioco, che dovetti poi guardare a casa di un amico, visto che io ancora non avevo la PS2. Ogni news e ogni anteprima mi facevano battere il cuore, e la demo inclusa nel porting PS1 di Final Fantasy VI fu per me un’esperienza totalizzante: l’ho giocata e fatta vedere a così tanti amici che ormai la conoscevo a memoria. Poi arrivò il day one, uno dei giorni più felici della mia adolescenza. La grafica che sembrava incredibile, le musiche indimenticabili, il combat system a turni raffinato, la sferografia, i segreti da scoprire con la guida ufficiale tra le mani, la storia, i personaggi e soprattutto quel finale che mi fece piangere davanti agli occhi smarriti dei miei genitori, che non capivano cosa stesse succedendo. Certo, FFX ha a mio avviso diversi problemi, quasi tutti legati all’endgame. Non mi riferisco alla quantità o varietà dei contenuti, ma al grinding e farming ossessivi, che finiscono con lo sminuire i singoli personaggi, relegati infine solo alla qualità delle loro turbotecniche. Nonostante ciò, FFX rappresenta un momento irripetibile della mia vita. Mi basta ascoltare To Zanarkand e tutto il resto svanisce: mi sciolgo ancora oggi come allora.
#4
Final Fantasy VI – SNES, PS1, Game Boy Advance, iOS/Android (PC, PS4, Switch, Xbox One come Pixel Remastered)

Final Fantasy VI – SNES, PS1, Game Boy Advance, iOS/Android (PC, PS4, Switch, Xbox One come Pixel Remastered)

Non avevo alcuna aspettativa quando giocai per la prima volta Final Fantasy VI, anche perché lo acquistai solo per la demo di FFX inclusa nel porting PS1. All’epoca mi sembrava impossibile che un “vecchio” Final Fantasy potesse superare la qualità di FFVII o FFVIII. Non avevo internet e i miei amici erano quanto di più distante dal mondo dei JRPG. Eppure FFVI mi conquistò subito, con quell’opening a bordo dei magitek e la figura enigmatica di Terra. Poi arrivarono Locke e Celes, la follia di Kefka e persino un suplex a un treno con Sabin. Ancora oggi mi chiedo: quanto è incredibile FFVI? E vogliamo parlare della seconda metà del gioco, il World of Ruin? È un’opera immortale che non mostra un solo giorno di invecchiamento, grazie a una pixel art tra le migliori mai viste su SNES. Quanto alle musiche, non servono nemmeno commenti: sono fuori scala. Devo trovargli un difetto? Non ho mai visto un Desperation Attack in nessuna delle mie run (e sono almeno quattro).
#3
Final Fantasy XIV – PC, PS3 (chiuso), PS4, PS5

Final Fantasy XIV – PC, PS3 (chiuso), PS4, PS5

Quando parlo di Final Fantasy XIV lo faccio partendo dalla sfortunata versione 1.0 fino all’ultima espansione oggi disponibile, anche se preferisco tenere Dawntrail fuori dal discorso, perché rappresenta l’inizio di un nuovo corso. Mi soffermo quindi sul primo grande ciclo, chiuso con Endwalker. È difficile spiegare in poche parole oltre dieci anni di esperienze in un mondo virtuale, tra missioni e raid con amici, con una storia e personaggi capaci di restare dentro per sempre. So che molti appassionati di FF tendono a stare lontani da titoli come FFXI e XIV per via della loro natura online. Alcuni addirittura vorrebbero che fossero spin-off e non capitoli numerati. Per me non sarà mai così. D'altrone non lo è neanche per Sakaguchi, visto che prima di lasciare Squaresoft fu proprio lui ad imporro la scelta di numerare Final Fantasy XI, mentre il resto del team voleva limitarsi a chiamarlo Final Fantasy Online. FFXIV, così come XI, è Final Fantasy in ogni suo aspetto. E XIV ha inoltre la straordinaria capacità di omaggiare e reinterpretare l’intera serie in modi inimmaginabili. È paradossale, ma forse XIV è il Final Fantasy più “Final Fantasy” di tutti i Final Fantasy, qualunque cosa significhi questa affermazione. È uno scrigno gigantesco di emozioni, ricordi e legami che mi accompagneranno per tutta la vita. Ecco perché merita senza dubbio il terzo posto tra i miei Final Fantasy preferiti.
#2
Final Fantasy XI – PC, PS2 (chiuso), Xbox 360 (chiuso)

Final Fantasy XI – PC, PS2 (chiuso), Xbox 360 (chiuso)

Vorrei poter fare lo stesso discorso di XIV per spiegare questa seconda posizione, ma in realtà FFXI è qualcosa che si capisce solo se lo si è vissuto al tempo. Oggi è un gioco diverso, ma allora rappresentava un unicum nel panorama degli MMORPG, ed è per questo che è rimasto nel cuore di chi lo ha giocato. FFXI richiedeva una dedizione assoluta, quasi una seconda vita parallela a quella reale. Le sessioni di grinding e di exp erano talmente lunghe che finivi inevitabilmente per conoscere persone da ogni parte del mondo, condividendo racconti, confessioni e consigli nell’attesa di recuperare HP e MP tra una battaglia e l’altra. Ognuno doveva ricoprire il proprio ruolo con precisione e responsabilità, perché l’errore di uno solo poteva costare la vita all’intero party. E la morte aveva un prezzo altissimo, con la perdita di preziosi punti esperienza. Muoversi nel mondo di gioco era pericoloso: avventurarsi da soli significava spesso morte certa. Per questo bisognava prepararsi con pozioni per non fare rumore o diventare invisibili. Persino raggiungere un dungeon era un’avventura nell’avventura. Io non so come trasmettere l’incredibile senso di appartenenza che provavo verso quel mondo. FFXI rappresenta un’esperienza unica nella mia vita da videogiocatore, difficilmente replicabile. Nonostante siano passati anni dal mio “quit”, i ricordi delle persone e delle vicende vissute in quel gioco restano nitidi come quelli della mia vita reale.
#1
Final Fantasy VII – PS1, PC, PS4, Xbox One, Switch

Final Fantasy VII – PS1, PC, PS4, Xbox One, Switch

Prima posizione tanto scontata quanto inevitabile: Final Fantasy VII è il gioco che mi ha letteralmente cambiato la vita. Mi ha formato prima come videogiocatore e poi come individuo, contribuendo a farmi diventare la persona che sono oggi. Se non fosse per lui, non avrei idea di chi sarei o quale strada avrei intrapreso. Oltre metà delle esperienze che ho vissuto e delle persone che ho conosciuto le devo al fatto di aver inserito quel disco nella mia PlayStation. Non serve ribadire quanto FFVII sia stato fondamentale per l’affermazione dei JRPG e per l’impatto che ha avuto sul mercato occidentale. Ma se è qui, in cima, non è solo per il suo valore storico: è qui perché mi ha fatto innamorare visceralmente dei suoi personaggi, della sua storia, delle sue musiche, di ogni dettaglio che lo compone. FFVII è uno dei pochissimi giochi che sento davvero miei. Non perché lo abbia completato decine di volte o perché conosca ogni segreto, ma perché ho vissuto quella avventura come parte della mia vita. È difficile spiegarlo, perché si tratta di un legame intimo ed emotivo, che va oltre il semplice “giocare”. Ed è proprio questo legame a spiegare perché il Remake sia così in alto in classifica e perché l’opera originale sia arrivata fino qui, alla vetta.

Articoli simili

Lascia un commento