Non è una novità l’impegno che Hajime Tabata e tutto il team di sviluppo abbiano dedicato a Final Fantasy XV, soprattutto dalla sua rinascita dopo il cambio di regia del progetto.
Intervistato da Game Informer per il loro speciale del numero di maggio, il director dell’atteso nuovo capitolo della serie ha rivelato il suo punto di vista sulla posizione del franchise nell’industria videoludica attuale.
Tabata ha iniziato spiegando che, interagendo con i giocatori, la stampa, gli sviluppatori e i publisher, si è accorto che la serie di Final Fantasy non è conosciuta nel modo in cui si potrebbe pensare. Il franchise è sicuramente conosciuto diffusamente più o meno da chiunque conosca un minimo l’ambiente, ma in realtà non tutti conoscono il numero effettivo di giochi della saga, né conoscono tutti i capitoli.
Nella realtà dei fatti, escludendo i fan, non molti conoscono ad esempio il primissimo Final Fantasy, e sono in molti a conoscere più che altro i capitoli più famosi della serie, come FFVII e FFX. In generale la maggioranza del pubblico considera Final Fantasy VII come il miglior capitolo della serie, quello che nessun capitolo successivo è mai riuscito a superare.
Il director ha dichiarato che la chiara impressione che ha ricevuto è che i fan siano insoddisfatti dell’attuale stato della serie, ma allo stesso tempo continuano ad essere fiduciosi di vedere il futuro della serie. Ha poi aggiunto che comprende le motivazioni della delusione del pubblico, e che la situazione è più grave di quanto i vertici di Square Enix avessero immaginato.
Ovviamente è stata notata l’insoddisfazione per quanto riguarda i lunghi tempi di sviluppo, ed è qualcosa su cui certamente si lavorerà per migliorare lo stato delle cose.
Riguardo il confronto con i capisaldi della serie, Tabata ha affermato che comprende la discrepanza tra l’evoluzione della serie e i suoi fasti del passato, il fatto che molti giocatori che si sono avvicinati alla serie lo hanno fatto grazie ad esempio a FFVI, e che quindi vorrebbero provare ancora lo stesso tipo di emozioni degli episodi classici. Ovviamente questo stesso tipo di emozioni non potrà essere ritrovato in FFXV in termini di gameplay, ma il director spera che i fan possano ritrovare altri elementi che hanno imparato ad amare nel passato in termini di contenuti.
È stato poi chiarito il senso della “crociata” del team nel voler superare FFVII. Il superamento del suddetto titolo non è esattamente uno scopo determinante per il progetto, ma visto che generalmente il settimo capitolo è considerato il migliore dai giocatori, l’obbiettivo è stato definito per spronare i membri del team a dare il massimo.
Il confronto con FFVII ricade anche sul piano di evoluzione tecnica del franchise; soprattutto considerato che la qualità grafica è uno degli aspetti a cui i fan sono abituati. Al di là dell’evoluzione dello stile narrativo o i cambiamenti di gameplay, uno degli aspetti più importanti del successo del settimo capitolo è stato il suo moderno stile grafico, un aspetto che inevitabilmente è legato alla sua identità di pietra miliare della serie. Con FFXV il team vuole riproporre come caratteristica fondante il fatto che si tratti di un Final Fantasy che dispone degli ultimi sviluppi in campo tecnico e proponga un’evoluzione di stile per la serie.
Per concludere, Tabata ha affermato che con Final Fantasy XV la serie punta a una svolta importante, che parte dal mercato giapponese per diffondersi a quello globale. Considerando che il mercato videoludico giapponese si sta riducendo, dato legato al fatto che la richiesta di console e videogiochi sta declinando, in proporzione questo corrisponde a un declino dell’IP di Final Fantasy.
Il successo di Final Fantasy XV sarà quindi critico, sia in termini di rinascita della serie agli occhi dei fan, sia per riassestare le fondamenta economiche per il futuro della serie.
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