Sviluppato da Team Ninja e pubblicato da Square Enix, Dissidia Final Fantasy NT è l’incarnazione PlasyStation 4 del celebre gioco arcade, che da oltre due anni sta riscuotendo grande successo sul suolo nipponico.
Rispetto alla controparte da cabinato, Dissidia Final Fantasy NT prevede un’interfaccia di gioco meno invasiva e, ovviamente, comandi adattati al Dualshock 4 di Sony. A questo si aggiunge una Modalità Storia, composta da poco più di un’ora di cutscene e alcuni scontri predeterminati per arene e partecipanti, tramite cui i vari protagonisti del titolo avranno modo d’interagire. Se la narrazione non è mai stata il focus centrale dei titoli Dissidia, questo terzo titolo rimane comunque un passo indietro rispetto ai predecessori: i filmati sono tutti gradevoli e d’intrattenimento, ma risultano concretamente privi di mordente, senza un reale approfondimento o evoluzione degli eroi e men che meno degli antagonisti.
Le due nuove entità divine, Spiritus e Materia, risultano macchiette stereotipate e soprattutto quest’ultima, pur provando a distaccarsi dal classico topos che era stata Cosmos in passato, fallisce miseramente, risultando più fastidiosa e inconcludente che umana e fallibile. La qualità di animazioni e CG è pur sempre di ottimo livello e rimane la speranza di vedere nuovi filmati in futuro, anche e soprattutto grazie ai DLC attesi in questi mesi.
A livello di gameplay, Dissidia Final Fantasy NT si discosta profondamente dai predecessori e mira principalmente a scontri 3VS3, in cui ad aggiudicarsi la vittoria è la squadra a compiere per prima 3 KO fra personaggi avversari. I giocatori hanno a disposizione numerosi Attacchi Audacia, che compongono il vero e proprio moveset di ciascun personaggio e che, una volta andati a segno, alzeranno il proprio livello Audacia, abbassando quello avversario.
L’unico modo per sconfiggere i nemici, tuttavia, è azzerarne l’energia portando a segno Attacchi PV, la cui potenza è dettata dal già citato livello di Audacia. È possibile accumulare Audacia fino a “one-shottare” gli avversari, o puntare a un logoramento ai fianchi, abbassando i loro Punti Vita alla prima apertura disponibile e renderli più vulnerabili ai colpi dei propri alleati. Non esiste una vera e propria strategia vincente e tutto dipende dal tipo di personaggi in campo e dalla sinergia fra compagni di squadra. Sono anche presenti sette Evocazioni, ciascuna con poteri differenti e in grado di capovolgere le sorti di una battaglia, se attivate al momento giusto.
Come è prevedibile, Dissidia Final Fantasy NT da il meglio di sé quando a giocare insieme è un gruppo affiatato e in grado di comunicare via chat vocale. È comunque possibile divertirsi e vincere anche partecipando a scontri con perfetti sconosciuti, ma in questo caso viene meno la componente di tattica preventiva (e, perchè no, di roleplay) che si può instaurare fra conoscenti.
Il reale, fastidioso problema di Dissidia Final Fantasy NT è qualcosa di presente fin dalla prima Closed Beta e che è stato risolto solo parzialmente al momento del rilascio del titolo: il matchmaking supera spesso il minuto di attesa e questo non fa piacere in un titolo improntato al 90% al combattimento e che punta a farsi strada nel panorama videoludico competitivo. Come se non bastasse, il netcode risulta instabile e circa due scontri su dieci hanno problemi di connessione e freeze di anche un paio di secondi: un grosso peccato per un prodotto che in condizioni normali offre totale stabilità di framerate, belle animazioni e numerosi (forse troppi) effetti particellari a schermo.
L’estetica di Dissidia Final Fantasy NT è sicuramente di forte impatto: il design dei personaggi è stato curato da Tetsuya Nomura e tanto questi quanto le arene trasudano “magia Final Fantasy”. Stesso dicasi per il comparto audio: i temi iconici della serie sono stati abilmente riarrangiati per adattarsi allo “spirito arcade” del titolo, ma anche le tracce originali di Dissidia Final Fantasy NT flettono i muscoli e non sfigurano nemmeno per un istante. Il doppiaggio inglese, non presente nell’originale versione da cabinato del titolo, risulta più vario e leggermente più curato della controparte giapponese, ma in entrambi i casi abbiamo un voice casting di tutto rispetto e perfettamente in grado di dar vita e carattere ai personaggi storici del brand.
Il roster a disposizione è ovviamente il punto di forza di Dissidia Final Fantasy NT: eroi e antagonisti tratti dai titoli principali (e non solo) della saga, diversi fra loro e piacevoli da utilizzare. Sono presenti quattro tipologie di personaggi, ciascuno coi propri pro e contro; esistono sicuramente combattenti più immediati e semplici di altri, ma in linea di massima il bilanciamento è stato ben realizzato. In una prospettiva di eSport, i giocatori hanno totale libertà di scelta, in quanto il gioco di squadra risulta prioritario rispetto al tier (la cui determinazione rimane comunque “fanmade”) dei guerrieri coinvolti.
Questi ultimi sono personalizzabili con armi, costumi e colorazioni alternative, ottenibili tramite Tesori (vere e proprie lootbox) o direttamente con valuta in-game: non sono presenti microtransazioni a mezzo denaro reale e ogni singolo elemento, dall’avatar alla catchphrase all’OST di sottofondo, è ottenibile tramite acquisto diretto all’interno del titolo. Una volta completata la collezione, nessuna fila agli uffici pubblici riuscirà a spaventare i giocatori vittoriosi.
La principale modalità rimane il già citato 3VS3, ma Dissidia Final Fantasy NT offre anche la possibilità di creare scontri personalizzati, selezionando quindi arena, musica e personaggi in totale libertà. Se quindi il classico 1VS1 è stato rimosso, è ancora possibile affrontare avversari (umani o controllati dall’IA) in battaglie meno caotiche della modalità standard. Esiste anche la Caccia al Cristallo, la sfida forse più tattica dell’intero titolo, in cui la vittoria dipenderà dalla distruzione del cristallo della squadra avversaria e non più dal numero di KO inflitti.
Tirando le somme, Dissidia Final Fantasy NT offre fin dal lancio una discreta varietà sia per personaggi che per tipologie di scontri. Il grosso problema del titolo, oltre a una finestra di lancio davvero troppo vicina ad altri giochi AAA estremamente attesi, rimane il netcode ballerino e i tempi di attesa tra una battaglia e l’altra, che riescono smorzare l’entusiasmo anche dei fan più accaniti e che, se non saranno risolti in futuro, potrebbero minare gravemente il successo del gioco all’interno del panorama eSport. Non resta che aspettare i futuri aggiornamenti per scoprire il tipo di supporto offerto e come i personaggi del Season Pass saranno integrati all’interno del roster preesistente.
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